Abetone.

Abetone idee neve.

La stagione neve 2009 si apre con numerose offerte vacanze sulla neve all’Abetone, la stazione sciistica più famosa di tutta la Toscana Centrale.


neve
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ABETONE

L’Abetone è un paese della provincia di Pistoia situato nel comprensorio dell’appenino toscano. L’Abetone situato su una superficie kmq 31,26 , consta di 718 residenti, e sorge a m 1388 dal livello del mare. Gli abitanti di Abetone sono denominati Abetonesi. Ad Abetone si festeggia San Leopoldo che è il suo patrone. L’unica frazione del comune dell’Abetone è Le Regine, mentre i comuni limitrofi sono Cutigliano, Bagni di Lucca e Coreglia Antelminelli. Abetone dista dalla comune di Pistoia circa 49 Km e può essere raggiunta attraverso la Strada Statale 12. E’ appena il caso di dire che il nome di Abetone vuole  ricordare in toto ad un immenso  abete, dei quali ne è ricco la foresta del luogo, che fu necessariamente sacrificato nella seconda metà del 700 sull'altare per costruire una strada. Un abete, che a quanto pare avrebbe avuto la tenera età di 400  anni e un gigantesco diametro di dieci metri. L'Abetone rappresenta il comune maggiormente periferico della regione Toscana, poiché  quella zona molto vicina all’Emilia-Romagna; costituisce il fulcro di tante località come Cassetta, Boscolungo, Chiarofonte, Cecchetto Consuma, Le Regine, Ponte alle Lime, Saidello, Serrabassa, Secchia,  ipoteticamente unite dalla memoria dell'abete gigante generosamente sacrificatosi per lo sviluppo di quell’area territoriale, oppure comprensorio come attualmente si sosterebbe. L'Abetone rappresentava in passato un “passo” non particolarmente impiegato fino alla seconda metà del diciottesimo secolo poiché non c'era una via che consentisse di raggiungerlo e oltrepassarlo. Un’eventuale strada costruita all’Abetone avrebbe sviluppato in maniera decisa le comunicazioni fra il Granducato di Toscana e il Ducato di Modena e, nell’ottica di una più larga veduta, i rapporti  intercommerciali tra la città di Livorno e la Lombardia. Coloro che riuscirono a carpire il vantaggio dell’edificazione di una strada nell’Abetone furono i Lorena e gli Estensi, che svilupparono numerose intese, sul tema, realizzando interessanti progetti, successivamente portati  al termine. Inoltre la strada di comunicazione tra i due Stati sarebbe passata ai lati del vicino pontificato e quindi rendeva libere le merci delle imposte doganali da devolvere alle casse  dello stato di Roma.
Attratti da questa ipotesi, la strada dell’Abetone prese quindi inizio dalle antistanti basamenti pedemontani. Per l’occasione vi furono formali discorsi ufficiali e colpi di mortaio; come accadde nel  1777, quando i due tronconi della strada si unirono proprio al passo dell'Abetone. Coloro che realizzarono il progetto della strada dell’Abetone furono gli ingegneri, Giardini e Ximenes, in collaborazione con sterratori e sbancatoti i quali, grazie alla loro laboriosità avevano partecipato non poco all’edificazione della strada dell’Abetone e di due Piramidi a conci rustici che presentano in cima sfere di cemento che vennero costruite in memoria  di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana, e Francesco III, duca di Modena, i quali ebbero il merito di adoperarsi in maniera decisa e proficua alla realizzazione dell’opera che ricorda la cittadina dell’Abetone. Le medesime piramidi dell’Abetone sono state all’uopo entrambe decorate.  In particolare una piramide è stata ornata dello stemma dei Lorena e arricchita di una dedica in latino a Pietro Leopoldo, scritta da Ximenes, mentre l'altra piramide è stata decorata dello stemma del Ducato di Modena e dal consueto omaggio in latino - a Francesco III.
 
La strada dell’Abetone realizzo in pieno le prospettive dei programmi in precedenza idealizzati. Il territorio del comune di Abetone venne in questo modo liberato dallo stato di isolamento in cui versava e iniziò in maniera progressiva a progredire. Nacque così una stazione commerciale e postale.

La rilevanza della strada dell’Abetone così stentatamente raggiunta decadde in maniera fatale dopo l’avvenuta Unità d'Italia; e gli esiti che derivarono avrebbero generato  ripercussioni anche sull'Abetone se il centro non avesse prontamente preso in considerazione di trasformare la cittadina in un luogo di villeggiatura estiva e meta per gli sport invernali.

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